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La presse italienne a écrit....

Stefania Pescatore, irpina di origine, ha studiato per fare altro nella vita. Infatti, é stata per otto anni controller di gestione per una grande multinazionale, trasferendosi a Milano, dopo il matrimonio. Un lavoro a tempo pieno, non facile da gestire dopo l'arrivo di due bambini. Poi, la svolta. Per seguire il lavoro del marito, con la famiglia si Ã© trasferita in Francia, nell'Ile de France, a Fourqueux (pochi chilometri da Parigi), ridentissimo borgo immune dalla rutilante metropoli.

L'attivismo nel locale liceo internazionale frequentato dai suoi figli (che ospita bambini e ragazzi di tredici nazionalità  diverse) le ha consolidato l'appartenenza ad un gruppo, fatto di donne che come lei condividono l'aver lasciato il proprio Paese per seguire il percorso lavorativo del coniuge.

Brava con i numeri ed i conti, diventa la tesoriera dell'Associazione dei genitori del Liceo, che supporta,  eppure nonostante tutte le funzioni e le mansioni che il suo ruolo di madre e componente del Consiglio scolastico le comporta, Stefania abituata com'é ad altissimi standard lavorativi,  si sente un po' inutile nel tessuto socio-produttivo complessivo. L'idea nasce dall'impegno nell'organizzare la vita sociale dell'associazione all'interno della scuola. Poiché é la tesoriera, ha un occhio alle economie e da ragazza pratica, mette in atto tutto cio'che ha imparato dalla madre: cucinare e farlo per bene per tante persone. Inizia un po per gioco con un'amica a proporsi con gli stand italiani nei due eventi principali di socialità scolastica: nel mercatino di Natale e durante la festa di fine anno scolastico. I catering alla buona funzionano e cosi' dopo un tirocinio per capire la chimica e la fisica degli alimenti, nonché la storia e le tradizioni dei piatti tipici italiani, partono anche i primi corsi di cucina a tema pubblici: la pasta fresca, i dolci, la pizza, per esempio. Tutto rigorosamente "à l'italien" ma rivolto alla platea nativa come pure a quella internazionale, composta dalle comunità  linguistiche presenti a Sain Germain en Laye e dintorni.  Ora é iscritta nel registro delle ditte individuali e della sua passione, tradizione e hobby ha fatto un investimento, ha un'ottima reputazione di cuoca ed organizzatrice di banchetti, oltre che di instancabile promoter della cultura gastronomica italiana. Stefania, ora, Ã© molto più soddisfatta. Nonostante la sua preparazione accademica su numeri, flussi e diagrammi, fa un lavoro che ama e che le da anche una crescente soddisfazione economica. Lavora in un gruppo, si sente parte di una comunità più ampia e decisamente multi-etnica, svolgendo una funzione pedagogica rispetto alle tradizioni culinarie diverse da quella francese. Ma torna spesso qui da noi in Irpinia, dove il basilico é più profumato.

Marika Borrelli

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